Applicazioni della Virtual Reality nella neuroriabilitazione

La Virtual Reality è una tecnologia che fa uso di hardware e software specializzati per creare un ambiente simulato in cui l’utente può immergersi e con cui può interagire. Negli ultimi decenni ha acquisito successo in una grande varietà di applicazioni. Questo elaborato ha lo scopo di discutere la sua potenzialità nella neuroriabilitazione, in particolare nella cura dell'ictus. Il meccanismo fondamentale alla base del recupero delle funzionalità cognitive e motorie è la neuroplasticità, il cui sviluppo dipende da alcuni fattori: ripetitività, intensità e specificità dell’esercizio e motivazione del paziente. Spesso la riabilitazione tradizionale non consente un numero di ripetizioni sufficiente e risulta monotona per il paziente: in quest’ottica la realtà virtuale rappresenta una soluzione terapeutica complementare che apporta molti vantaggi. Ad esempio, offre uno scenario stimolante in cui sono proposti esercizi adattabili alle necessità individuali e consente di sperimentare situazioni difficili da replicare nella vita reale all’interno di un ambiente sicuro. Inoltre, è possibile monitorare la performance e i progressi del paziente. Il primo capitolo introduce le Virtual Reality, illustrando l’evoluzione storica, i principi di funzionamento e alcune applicazioni. Il secondo capitolo si concentra sull’ictus e sui meccanismi neurologici alla base del recupero. Nei capitoli a seguire si mostra come i sistemi VR possono essere utilizzati per la neuroriabilitazione. In particolare, sono proposti studi clinici e applicazioni pratiche in cui si fa uso della VR sia singolarmente (terzo capitolo) sia in combinazione ad altre tecnologie (quarto e quinto capitolo). Infatti, l’efficacia aumenta nel momento in cui si sfrutta la sinergia tra diverse tecnologie, ad esempio sistemi BCI (interfacce neurali) e sistemi robotici. Tali studi riportano promettenti risultati riguardo il miglioramento delle funzionalità cognitive e motorie, ma anche sulla soddisfazione dei pazienti