Delle cose de' pictori et sculptori si può mal promettere cosa certa : la diplomazia fiorentina presso la corte del re di Francia e il Davide bronzeo di Michelangelo Buonarroti

Luca Gatti, «Delle cose de' pictori et sculptori si puo mal promettere cosa certa» : la diplomazia fiorentina presso la corte del re di Francia e il Davide bronzeo di Michelangelo Buonarroti, p. 433-472. La riconquista di Pisa fu per Firenze nel primo Cinquecento nodo politico e diplomatico di straordinaria importanza : in questo contesto va intesa la commissione a Michelangelo Buonarroti nel 1503 di una statua di Davide in bronzo offerta dalla Signoria prima a Pierre de Rohan e poi a Florimond Robertet. La corrispondenza diplomatica permette di seguire da vicino le vicende dell'operazione : in questo articolo le fonti già note sono edite e integrate secondo criteri moderni e corredate da nuove fonti inedite. La travagliata storia del Davide si concluderà con l'invio in Francia della statua nel 1509 e la riconquista di Pisa. Le caratteristiche tecniche e tipologiche del Davide in bronzo sono riconsiderate alla luce di un appro- (v. retro) fondito esame dei documenti, determinandone l'indipendenza formale e iconografica dal modello nel Palazzo della Signoria di cui doveva essere copia. Le vicende della statua una volta in Francia sono ricostruite attraverso le testimonianze, seguendone e datandone gli spostamenti fino alla sua probabile distruzione durante la Rivoluzione.Gatti Luca. Delle cose de' pictori et sculptori si può mal promettere cosa certa : la diplomazia fiorentina presso la corte del re di Francia e il Davide bronzeo di Michelangelo Buonarroti. In: Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée, tome 106, n°2. 1994. pp. 433-472