Dionigi d'Alicarnasso e la cittadinanza romana

Gabriella Poma, Dionigi d'Alicarnasso e la cittadinanza romana, p. 187-205. Si esamina il tema dell'allargamento della cittadinanza, su cui Dionigi d'Alicarnasso ritorna a più riprese nel corso della sua narrazione, mettendone in luce la centralità in rapporto al disegno storiografico che lo storico persegue di una vocazione di Roma a città aperta che ha le sue radici nella politica romulea e che sempre viene ribadita e rafforzata con accorgimenti successivi nel tempo, in quanto chiave della sua costante ascesa. Dal punto di vista concettuale, si mette in evidenza come Dionigi bilanci il suo giudizio sulla politica romana di concessione della cittadinanza sulla duplice idea di utilità e di filantropia, intesa come rifiuto di ogni atteggiamento esclusivistico nei confronti degli altri e capacità di (v. retro) saper fondere in una solidale comunità i popoli vinti. Di particolare complessità si presenta in Dionigi la valutazione della concessione serviana della cittadinanza agli schiavi, elemento peculiare di Roma che rischia di incrinare quell'immagine di città libera fin dalle origini che Dionigi, in polemica con autori greci, intende affermare.Poma Gabriella. Dionigi d'Alicarnasso e la cittadinanza romana. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 101, n°1. 1989. pp. 187-205