Votato alla poesia ex utero matris, Giovanni Boccaccio aspirò tutta la vita al riconoscimento poetico della corona d’alloro, senza mai riuscire ad ottenerlo. Il contributo analizza la raffinata operazione di incoronazione post mortem messa a punto da Lorenzo Ridolfi, uno dei primi lettori e copisti di Boccaccio, sulle sue copie personali di Buccolicum carmen e De montibus. A partire dall’analisi di un testo di Zanobi da Strada che Ridolfi associa a quest’ultima opera si ricostruisce la trama di legami sottesi a una simile operazione, vagliando contestualmente la reazione di Boccaccio alla laurea pisana di Zanobi del 1355. Nell’ottica di meglio definire la posizione ultima di Boccaccio verso la corona poetica si analizzano infine le...