Spinoza non intende rinunciare a trovare un fondamento comu-ne del bene e del male in ciò che può essere condiviso e comunea più enti. In campo morale, questo si traduce nel fondare la definizione di ciò che è veramente bene o male per gli uomini sui dettati della ragione, la quale prescrive la vita in società come il mezzo più efciente per garantire a ciascun individuo la realizza -zione della propria essenza. In tutto ciò, la posizione aristotelicarappresenta un perfetto punto di partenza in quanto si presta a una lettura “naturalista” dei valori morali, nemica di ogni denizione trascendente del bene di platonica memoria, ma anche di ognimero convenzionalismo, e in ultimo indirizzata a fare della vitarazionale la meta della crescita moral...