Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati nel corso di un quarantennio alla filosofia della natura dall’antichità all’età moderna. In modi diversi, essi si interrogano tutti sull’origine e la crisi di un’immagine del mondo fondata su un rapporto di rispecchiamento tra sensi e natura. Questa immagine, eretta a sistema dalla filosofia aristotelica, sarà sovvertita quando, a partire da Copernico e poi soprattutto con Galilei, si comincerà a negare l’evidenza dei dati immediati della percezione, spostando a carico della mente ciò che i sensi sembravano prelevare direttamente dalla realtà: colori, suoni, sapori e tutte le cosiddette qualità secondarie. Al centro del volume sono quindi da un lato il secolare rapporto di simpatia tra ...