Il testo con cui Svevo esordisce sulla scena letteraria triestina nel 1888 è la novella Una lotta, (presentata al pubblico con lo pseudonimo E. Samigli, il 6, il 7 e l’8 gennaio su “L’Indipendente” e riedita poi nel febbraio 1972 da F. Carlini su “Paragone”) che viene giustamente definita da Maria Cecilia Moretti “Il palinsesto della narrativa sveviana” (nell’omonimo intervento del 1994 in Italo Svevo scrittore europeo) poiché rappresenta il momento di inizio di numerosi dei motivi dominanti la ricerca letteraria di Svevo. Dopo Una lotta e sino all’anno della morte Svevo continua a scrivere novelle, arrivando a una produzione non particolarmente estesa ma costante e certamente significativa per la comprensione della poetica autoriale. Tra i...