Nell’arco cronologico interessato dalla presenza normanna in Italia meridionale, la Chiesa salernitana contò, nella sua cronotassi episcopale, sei prelati, il primo e l’ultimo dei quali – Alfano I e Niccolò II – vissero la transizione da un potere politico e un altro, incarnando tutte le contraddizioni della società locale nei difficili momenti di passaggio delle dinastie. Come le altre componenti cittadine, anche quella ecclesiastica visse con i Normanni un periodo di luci e ombre, di compromessi, favori ma anche distrazioni di proprietà, contrattando di volta in volta privilegi e possessi ma avendo dalla sua parte il prestigio derivante dal risiedere in un’antica sede diocesana e al centro di una provincia ecclesiastica tra le più grandi ...