Da Oriente a Occidente, l'architettura sacra in Campania: un icastico palinsesto tra età medievale e moderna

Tra il medioevo e l’età moderna, nell’edilizia sacra della Campania confluisce un antico retaggio di arte e architettura maturato in un’articolata geografia di scambi tra Oriente bizantino e Occidente latino. Queste note, in ricordo di una ricerca promossa da Ugo Dovere, tratteggiano alcuni caratteri della storia delle chiese campane, uno straordinario patrimonio artistico icastico documento di un universo di risonanze e ascendenze. Dalle originarie basiliche paleocristiane, rimodellate in età medievale dalla religiosità basiliana, alle chiese angioine improntate a una declinazione mediterranea della cultura d’oltralpe e, da queste, alle austere aule tridentine, poi ridisegnate dall’esuberanza barocca e rococò, il paradigma dell’architettura sacra registra continui ammodernamenti, senza mai cancellare tuttavia memorie e culture permeabili. Between the Middle Ages and the modern age, in the sacred construction of Campania converges an ancient heritage of art and architecture matured in an articulated geography of exchanges between Byzantine East and Latin West. These notes, in memory of a research promoted by Ugo Dovere, outline some topics of the history of the Churches of Campania, an extraordinary realistic artistic heritage document of a universe of resonances and ancestry. From the original early Christian basilicas, reshaped in the Middle Ages by Basilian religiosity, to the Angevin churches marked by a Mediterranean declination of the culture of the Alps and, from these to the austere Tridentine classrooms, then redesigned by baroque and Rococo exuberance, the paradigm of sacred architecture records continuous modernizations, without ever erasing permeable memories and cultures