Durante il secondo conflitto mondiale, la Città del Vaticano ebbe un ruolo fondamentale per la salvaguardia e il recupero del patrimonio culturale italiano. Grazie alla proficua collaborazione tra i funzionari del Ministero dell’Educazione Nazionale e la Segreteria di Stato Vaticana, dal novembre 1943 fino al luglio dell’anno successivo, circa novecento casse, provenienti da tutto il territorio italiano, trovarono alloggio all’interno della Santa Sede. Protagonisti di queste vicende furono monsignor Giovanni Battista Montini, sostituto della Segreteria di Stato dal 1937 (nonché futuro papa Paolo VI) e Bartolomeo Nogara, direttore dei Musei Vaticani, che annotò nei suoi preziosi taccuini tutti gli avvenimenti più significativi di quegli anni...