I trentotto esametri del Panegyricus in funere matris sono considerati la prima opera scritta dal giovane Petrarca. Il carme latino, composto in ricordo della madre Eletta scomparsa tra 1318 e 1319 e poi confluito nella raccolta delle Epystole (I 7), permette forse di conoscere l’acerba mano poetica del giovane Petrarca intento a tessere, attraverso l’impiego di fonti classiche e cristiano-liturgiche, l’elogio delle virtù materne. Tuttavia, anche se il componimento rappresenta l’unico testo di Petrarca composto prima del soggiorno bolognese, questa prima prova poetica è rimasta a lungo ai margini dell’interesse della critica, forse anche in ragione delle varie problematiche circa la datazione, il titolo, la scelta delle fonti e il l...