L\u2019impatto della spesa per gli anziani sull\u2019occupazione attraverso un modello computazionale

Una differente allocazione tra i soggetti istituzionali della spesa in assistenza per anziani non autosufficienti pu\uf2 rappresentare una opportunit\ue0 di crescita per sistema economico se \ue8 in grado di attivare processi produttivi che stimolano la produzione complessiva o l\u2019occupazione. La possibilit\ue0 di rivedere la spesa sanitaria come spesa produttiva all\u2019interno del sistema economico ci spinge dunque ad analizzare gli impatti di diversi scenari di politica sanitaria all\u2019interno del flusso circolare del reddito attraverso del modello computazionale di equilibrio economico generale (CGE), adattato alla matrice bi regionale di contabilit\ue0 sociale (SAM) per l\u2019Italia. In particolare, l\u2019esigenza di testare gli impatti delle politiche di spesa sanitaria sull\u2019occupazione impone di inserire all\u2019interno del modello CGE l\u2019ipotesi di disoccupazione involontaria ed identificare all\u2019interno della SAM i flussi relativi alle prestazioni sanitarie di assistenza considerate di rilievo. Tre sono le categorie di spesa individuate: l\u2019assistenza domiciliare integrata (ADI), l\u2019assistenza residenziale in strutture private accreditate (ARA) e l\u2019assistenza residenziale in strutture pubbliche (ARP). In quest\u2019ottica, dato il quadro economico italiano disaggregato in due macro-regioni (Nord-Centro/Sud-Isole), l\u2019ampio dettaglio sulla spesa sanitaria ed un mercato del lavoro con disoccupazione, il modello consente di analizzare gli effetti diretti ed indiretti di una politica di riduzione della spesa ADI a favore di una maggiore spesa in ARA, operata secondo due diverse modalit\ue0. Nel primo scenario proposto la riallocazione della spesa \ue8 in capo alle regioni, che riducono il finanziamento di ADI in favore di ARA; nel secondo scenario le regioni trasferiscono le risorse liberate dalla riduzione della spesa in ADI, alle famiglie per finanziare la domanda di servizi ARA. Entrambe le manovre sono a parit\ue0 di bilancio