Nella terza sala del Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano è ospitato un piccolo nucleo di capolavori che permettono di seguire le vicende della scultura a Milano nella prima metà del Trecento: dal rude plasticismo dei maestri campionesi attivi all’inizio del secolo (ben esemplificato dall’imponente Madonna Litta), agli innovativi apporti gotici degli scultori toscani che operarono in città nel quarto-quinto decennio (sopra di tutti Giovanni di Balduccio da Pisa, qui presente con alcuni dei gruppi scultorei eseguiti nell’ambito della sua bottega per i tabernacoli delle porte medievali di Milano), al linguaggio di artisti come il Maestro della lunetta di Viboldone, che si esercita in una originale fusione delle due componenti,...