E' nel contesto della millenaria elaborazione dei nessi tra filosofia e lavoro, che si sviluppa la riflessione di Max Scheler. Con essa si giunge ad una filosofia del lavoro in senso pieno, dopo che si erano avute filosofie del lavoro in senso oggettivo (Antichità e Medioevo) e in senso soggettivo (da C. Wolff,a J. Locke e gli Encislopedisti, fino a Hegel e Marx,al Positivismoe al Pragmatismo). Dalla riflessione scheleriana risulta infatti che le due attività, la filosofia e il lavoro, pur orientate antiteticamente, in quanto volta l'una alla contemplazione e l'altra alla trasformazione, sono in effetti ontologicamente legate da un rapporto di reciprocità anzichè di prevaricazione. Anzi, una filosofia del lavoro in senso pieno, in cui i du...