Deus Caritas est: l\u2019altezza del dono e l\u2019abisso del rifiuto

Nell\u2019ambito di un dibattito intorno alla Lettera enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, il contributo segnala alcune questioni aperte: il dilemma non risolto tra il paradigma illuministico del logos e il paradigma romantico del pathos; la tendenza a sdoppiare le forme dei legami interumani, attraverso una sorta di sovrapposizione estrinseca fra il principio contrattualistico dello scambio tra pari, ordinariamente invocato nella sfera pubblica dei \u201crapporti lunghi\u201d, e il principio di gratificazione affettiva, assunto come supremo paradigma di autenticit\ue0 relazionale nella sfera privata dei rapporti \u201ccorti\u201d; l\u2019antitesi tra autonomia ed eteronomia. Recuperando l\u2019idea di una reciprocit\ue0 asimmetrica tra creatore e creatura, si propone di accreditare una forma di eteronomia non estrinseca, in cui, cio\ue8, l\u2019infinito non sia una semplice proiezione del desiderio, ma nemmeno una mortificazione alienante della nostra umanit\ue0. Questo nodo ci riporta al mistero dell\u2019incontro \u2013 punto di tangenza paradossale \u2013 tra l\u2019infinito e il finito