Il saggio appare in una raccolta di contributi (a cura di Umberto Rossi e dell’autore stesso) che mirano a situare Philip K. Dick nel panorama letterario e culturale statunitense e internazionale, analizzare alcuni dei suoi romanzi più rappresentativi (fantascientifici e non), e a puntualizzare l’influenza di Dick sul cinema contemporaneo. Nel saggio si mette in luce la complessa riarticolazione dei vari livelli di realtà in L’uomo nell’alto castello, uno dei massimi esempi di storia alternativa o ucronia, offrendo una prospettiva inedita che coinvolge il grande omonimo del romanziere (fittizio) che all’interno del romanzo di Dick, ambientato in un mondo in cui la Germania e il Giappone hanno vinto la Seconda guerra mondiale, scrive a sua v...