Gli echi di Leonardo e Giorgione nel paesaggio idealista e simbolista in Italia. Dalla tradizione all’astrazione

Il genere del paesaggio è fra i più frequentati e fra le testimonianze più significative della sensibilità simbolista fra Otto e Novecento. Spazio dello stato d'animo e della rappresentazione di sentimenti e presenze misteriose e nascoste spesso, e in specie nella cultura artistica italiana, si misura con la tradizione artistica di cui si appropria rileggendola secondo la sensibilità moderna e il sistema estetico decadente. Le influenze leonardesche nonché della pittura veneta del Cinquecento costituiscono fra i modelli di maggiore ammirazione per i paesaggisti simbolisti. Il saggio indaga questo tema attraverso la contestualizzazione critica, l'analisi della fortuna e degli studi leonardeschi fra Otto e Novecento. Se dunque il mito di Leonardo ha in epoca simbolista una ampia fortuna soprattutto nel genere del ritratto questo saggio indaga la fortuna presso i paesaggisti italiani secondo un percorso inedito e tenendo presente della progressione degli studi leonardeschi e giorgioneschi del tempo e il loro eco negli ambienti culturali letterari e poetici coevi