La città e i suoi spazi abitati non si configurano più soltanto nei loro assetti morfologici, distributivi e di collocazione dei servizi, ma si è ormai generata una nuova condizione eterogenea, trasversale, multidisciplinare, dispersa, introflessa e qualche volta anche immateriale, alla quale corrispondono usi specialistici, impalcature percettive, reti di informazioni, climi artificiali, informazioni commerciali, sistemi comunicativi, ecc. dimensioni tutte contenute nell’architettura, ma difficilmente descrivibili con i codici formali dell’architettura stessa. All’attività di costruzione vera e propria si affianca con sempre maggior forza una attività di regia di singole scene che fanno della città un luogo complesso ed eterogeneo, multise...