In un quadro di rinnovato interesse per l’architettura rurale nel XX secolo, il saggio propone una rilettura del contributo di Giuseppe Pagano e dell’esposizione organizzata con Guarniero Daniel per la VI Triennale, riconducendoli nell’ambito di un dibattito interdisciplinare che vede coinvolti geografi, etnografi, ingegneri e architetti nell’Italia tra le due guerre. Un dibattito che si ripercuote sulle pagine delle riviste specializzate e che trova alimento nella politica di riorganizzazione agraria avviata dal regime fascista, intrecciandosi alle polemiche sulla mediterraneità e alla ricerca di una via italiana in seno all’architettura moderna. E dove la posizione di Pagano si distingue per la prospettiva metodologica incentrata sulla fu...