L'ibridazione dell'involucro edilizio

L'articolo esamina i principali orientamenti contemporanei relativi alla progettazione, alla produzione e alla costruzione di sistemi di facciata definiti dall'impiego di profilerie e di materiali di rivestimento di tipo tradizionale secondo modalità di elaborazione e procedimenti operativi di tipo evoluto. Nello specifico, si considerano i processi di ibridazione tecno-morfologica, funzionale ed esecutiva tra elementi portanti strutturali di facciate continue, tipologie di componenti a doppio involucro e pannellature di rivestimento per le cortine edilizie: tale disamina si concreta, a livello esemplificativo e procedurale, mediante l'analisi evolutiva dei sistemi costituiti dall'assemblaggio e dall'integrazione (funzionale, strutturale ed esecutiva) tra profilerie tradizionali e composte, elementi di rivestimento in terracotta e lastre vetrate di tamponamento, risultato della ricerca sperimentale condotta, negli ultimi anni, dal Renzo Piano Building Workshop. L'ibridazione dei sistemi di involucro si delinea: • rispetto ad alcune, diverse, tipologie di interfaccia e di connessione, capaci di determinare modalità progettuali e costruttive trasferibili e adattabili a molteplici situazioni edilizie; • secondo l'obiettivo di definire specifici rapporti compositivi tra le intelaiature strutturali (articolate da supporti in acciaio o in alluminio e da vari dispositivi di giunzione) e le orditure dei rivestimenti e delle finiture superficiali. Inoltre, l'ibridazione si definisce anche per la possibilità di realizzare sistemi che, pur conservando alcune invarianti tecniche connesse con i procedimenti di produzione industriale (rilevabili anche nelle tecniche rivolte alla manutenzione dei componenti, come nell'applicazione di connessioni puntuali per la rimozione dei pezzi), siano in grado di assimilare le emergenze locali attraverso schemi di assemblaggio appositamente ideati, oppure attraverso la predisposizione di soluzioni particolari a integrazione del sistema generale