Il saggio descrive le mutazioni portate nello spazio della casa e della città dall’avvento dell’elettricità, non tanto sul piano del puro funzionamento, quanto su quello della rappresentazione. Viene dunque delineato in quale modo il nuovo elemento ha influito sul processo di definizione dell'idea di metropoli e sulle nuove rappresentazioni del paesaggio urbano ad essa connesse. Ne risulta un inedito racconto che consente anche di comprendere il rapporto tra funzionamento e rappresentatività che la nuova architettura e la nuova ingegneria civile delineano al loro nascere, a partire dalla ricognizione di alcune proposte utopiche e rappresentazioni artistiche che influirono profondamente sulla cultura urbana tra Ottocento e Novecento