EVS 2003 e nuove prospettive della valutazione immobiliare in Italia

Il lavoro introduce la traduzione della quinta edizione degli standard europei di valutazione (EVS - European Valuation Standards), di cui l’autore ha svolto il coordinamento scientifico, che rappresentano il risultato del contributo di 41 associazioni professionali di valutazione immobiliare, provenienti da 25 paesi europei e facenti capo al Gruppo Europeo delle Associazioni Professionali di Esperti in Valutazione Immobiliare (TEGoVA-The European Group of Valuers' Associations). Il testo tiene conto della continua e crescente dinamicità del processo di integrazione europeo in riferimento ad aspetti di best valuation practice condivisi e riconosciuti a livello comunitario ed internazionale. L'armonizzazione della valutazione e del rischio (rating) immobiliare, nonché delle caratteristiche stesse del valutatore, secondo le norme comunitarie e Basilea 2, acquisisce, infatti, particolare rilevanza per l'equilibrato sviluppo in un mercato immobiliare europeo, portatore di crescita economica e capace di competere nella globalizzazione a livello mondiale. Gli EVS riflettono una serie di definizioni e di principi che attribuiscono maggiore trasparenza al processo valutativo, anche nell'ottica di aumentare la fiducia degli investitori stranieri e dei risparmiatori nei confronti del nostro mercato immobiliare. Una particolare attenzione è posta al ruolo rivestito dalla valutazione nell’amministrazione della giustizia economica e, quindi, nel fornire certezze all’intera collettività sulla bontà dei risultati in molteplici settori per i quali è resa dal nostro ordinamento obbligatoria. In questa prospettiva, la traduzione degli EVS è stata condotta nella considerazione delle potenzialità di evoluzione dell’attuale modo di svolgere le valutazioni immobiliari nel nostro paese alla luce dell’ampiamente condivisa necessità un non più rinviabile allineamento della pratica professionale ad alcuni semplici principi, quali la qualità e la trasparenza dei giudizi di valore, nonché la qualità e l’indipendenza dei valutatori