L’uso dei media e la spettacolarizzazione della giustizia

Il tema della “trattazione di dibattimenti celebri da parte dei media” è innanzitutto un problema culturale che coinvolge i soggetti che fanno informazione, i loro fruitori e in questi casi i protagonisti dei relativi processi a partire dalla magistratura alla quale spetta quel “bilanciamento dei valori in gioco” del diritto di cronaca al fine di soddisfare sì l’interesse sociale alla conoscenza del dibattimento e il diritto a un sereno/regolare svolgimento del processo. Ferma restando la necessità di avere conoscenza del modo con il quale è resa giustizia, l’uso dei media nel processo, soprattutto con le riprese in aula, rischia di contribuire alla spettacolarizzazione della giustizia con la produzione di un processo parallelo, quello mediatico, che si conclude con un verdetto a scapito della presunzione di non colpevolezza dell’imputato e della tutela della dignità umana e del diritto a un giusto processo e alle garanzie di difesa e della distinzione tra verità storica e verità processuale