Riattivare per integrare e immaginare

partendo dalla considerazione di fondo di un eccesso di edificazione nell'Italia della seconda metà del XX secolo, molta della quale inutilizzata ed in abbandono, si ipotizza , affianco ad altre procedure, quella del'uso del patrimonio edilizio dismesso della gran parte dei centri minori appenninici centro meridionali italiani come potenzialità di nuova sperimentazione sociale ed economica, oltre che disciplinare per la futura architettura italiana che dovrà riprendere il coraggio di immaginare un futuro ed una forma per il futuro fisico di tanta parte del nostro paese proprio a partire da tali spazi dell'abbandono