Aldo Rossi nel 1976 in un saggio dal titolo Une éducation réaliste, pubblicato sulla rivista “Archithese”, si chiedeva: «Ma che significato avrebbe oggi fare del realismo una qualche categoria accademica? E soprattutto separarlo da quella sua immagine violenta che proprio nel dividersi da ogni astrazione privilegiava la luce, le atmosfere, i corpi, sconfinando facilmente in un naturalismo ingenuo e morboso? […] Il realismo, o la realtà, si conosceva attraverso analogie, riferimenti, riflessioni, relazioni - lecite o illecite.». La sperimentazione didattica illustrata parte da queste considerazioni sottolineandone anzitutto le ultime parole: analogie, riferimenti, riflessioni, relazioni per provare a rispondere all’interrogazione fondamental...