La collaborazione di Savinio al Teatro d’Arte («teatro fatato» lo definiva Virgilio Marchi), in particolar la stesura di Capitano Ulisse pensato proprio per la nuova illuminotecnica dell'Odescalchi, consente di mettere a confronto «l’avventura colorata» di Savinio col “nero d’abisso” di Pirandello. Sulla soglia tra visibile e invisibile, le due metafisiche rivelano possibilità di scambi, punti di coincidenza, soprattutto, davanti alla visione dell'oltre, quasi una sorta di specularità destinata a emergere con chiarezza nel commento di Savinio alla messa in scena de I giganti della montagna (il più colorato dei Miti pirandelliani), al Boboli di Firenze, nel 1937. La luce nera che avvolge la villa della Scalogna, matrice di tutte le apparizio...
Il presente lavoro fa emergere una diversa immagine della favola, non più appiattita sugli astratti ...
Il contributo di Roberto Alonge prende atto del fatto che la drammaturgia di Pirandello costituisce ...
Analizzando i testi in cui Leonardo Sciascia interviene in maniera organica sulla traiettoria umana ...
La collaborazione di Savinio al Teatro d’Arte («teatro fatato» lo definiva Virgilio Marchi), in part...
La collaborazione di Savinio al Teatro d’Arte («teatro fatato» lo definiva Virgilio Marchi), in part...
La tematica del dolore, nella molteplicità dei suoi aspetti (fisico, emotivo, psicologico), investe ...
Agli inizi della sua carriera letteraria Pirandello non mostra particolare interesse per la forma dr...
L’attenzione alla tecnica del metateatro come forma significativa di un testo drammaturgico, nonosta...
Il valore che tenebre e ombre assumono nell'universo pirandelliano è fondamentale per vedere gli orl...
Traendo spunto da una dichiarazione di Pirandello, il quale in uno scritto dimenticato del 1909 avev...
Nella città moderna di molte opere di Luigi Pirandello tutto sembra dipanarsi in un’apparente verosi...
Nella doppia recensione ai due volumi dedicati a Pirandello da Giovanni Bussino e Roberto Salsano, s...
Il paesaggio mediterraneo campeggia, come scenario significativo, nell’opera di Luigi Pirandello, a ...
Riflettendo sulla decostruzione definitiva del patto autore-lettore che due scrittori fondamentali d...
Dalle notti del Fu Mattia Pascal a quelle del mago Cotrone, il «bujo pesto» di Pirandello è abitato ...
Il presente lavoro fa emergere una diversa immagine della favola, non più appiattita sugli astratti ...
Il contributo di Roberto Alonge prende atto del fatto che la drammaturgia di Pirandello costituisce ...
Analizzando i testi in cui Leonardo Sciascia interviene in maniera organica sulla traiettoria umana ...
La collaborazione di Savinio al Teatro d’Arte («teatro fatato» lo definiva Virgilio Marchi), in part...
La collaborazione di Savinio al Teatro d’Arte («teatro fatato» lo definiva Virgilio Marchi), in part...
La tematica del dolore, nella molteplicità dei suoi aspetti (fisico, emotivo, psicologico), investe ...
Agli inizi della sua carriera letteraria Pirandello non mostra particolare interesse per la forma dr...
L’attenzione alla tecnica del metateatro come forma significativa di un testo drammaturgico, nonosta...
Il valore che tenebre e ombre assumono nell'universo pirandelliano è fondamentale per vedere gli orl...
Traendo spunto da una dichiarazione di Pirandello, il quale in uno scritto dimenticato del 1909 avev...
Nella città moderna di molte opere di Luigi Pirandello tutto sembra dipanarsi in un’apparente verosi...
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Riflettendo sulla decostruzione definitiva del patto autore-lettore che due scrittori fondamentali d...
Dalle notti del Fu Mattia Pascal a quelle del mago Cotrone, il «bujo pesto» di Pirandello è abitato ...
Il presente lavoro fa emergere una diversa immagine della favola, non più appiattita sugli astratti ...
Il contributo di Roberto Alonge prende atto del fatto che la drammaturgia di Pirandello costituisce ...
Analizzando i testi in cui Leonardo Sciascia interviene in maniera organica sulla traiettoria umana ...