Razzismo:scuola superiore, benessere e senso di comunità

L'articolo pone attenzione sul rapporto con limmigrato di origine straniera da parte di giovani studenti italiani iscritti a scuole superiori di differente indirizzo, con lo scopo di individuare se i contesti educativi promuovono la riduzione del pregiudizio e le strategie per il suo superamento.Il lavoro qui presentato si propone di verificare se esistono differenze significative tra gli studenti degli indirizzi scolastici presi in esame in relazione al pregiudizio latente e manifesto e alla preferenza per uno specifico orientamento di acculturazione. Inoltre, ci è sembrato interessante verificare l'eventuale relazione tra il pregiudizio degli studenti che frequentano diverse tipologie di scuola, la qualità di contatto con gli immigrati e la qualità di vita percepita. È poi stato indagato se il pregiudizio degli intervistati e se le strategie di acculturazione preferite sono in relazione con differenze legate allorientamento politico, ai luoghi di appartenenza e al senso di comunità percepito dai rispondenti, considerando la soddisfazione di vita degli stessi. Infine, sono stati indagati il profilo socio-demografico, e il livello di scolarizzazione dei genitori rispetto alla loro influenza sul livello di pregiudizio dei rispondenti nei confronti della figura dell'immigrato. Hanno partecipato alla ricerca 450 studenti con unetà compresa tra i16 e i 23 anni (età media: 18,75) frequentanti gli ultimi due anni di scuola superiore. Il campione è equamente distribuito rispetto al genere (51% maschi;49% femmine) e alla tipologia di scuola frequentata: un liceo artistico (34,6%), due licei a indirizzo classico/scientifico (33,3%) e due istituti tecnici (un Istituto Tecnico Industriale e un Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione Commerciale e Turistici, 32,1%).Ai partecipanti è stato somministrato un questionario self-report