È accaduto a Nietzsche quello che si dice di Platone, aver pensato alla stesura di un testo “sul filosofo” e di non averlo portato a termine. Accade in fondo ogni volta in filosofia. Ci si propone un libro ulteriore in cui concludere o esprimere la propria pratica della filosofia e di lasciarlo incompiuto o alla sola intenzione. “Su verità e menzogna fuori del senso morale”, di cui il saggio che presentato è la post fazione all’edizione italiana, rientra in quei tentativi di libri non scritti. Nietzsche lo dettò, non lo scrisse di suo pugno. Fu il suo amico, Peter Geist (come egli lo ribattezzò), a prestargli nell’ascolto la traccia di scrittura. Nello stesso periodo Nietzsche produceva anche “Cinque prefazioni a cinque libri non scritti” e...