Il disagio del filosofo o dell'impossibile amore e dell'imperfetta restituzione

Che cosa accade quando si porta la filosofia sui luoghi d'eccezione come le carceri o sulle strade della città, nelle scuole difficili, nelle aziende? Che cosa accade quando si tratta di tradurre il linguaggio della cultura scientifica umanistica, il linguaggio dell'etica alle circostanze della vita quotidiana tanto spesso violenta? con quali parole far passare l'educazione allo studio quando non si tratta di divulgare, ma di dialogare con le "parole valori"? la ricerca attraversa le pagine dei filosofi che si sono impegnati sul piano della ricerca di coniugabilità tra il mondo delle idee e dei valori con il mondo non scritto del quotidiano. L'autore affranto anche dei casi specifici, in carcere come in strada, ragionando sul disagio dell'Etica, come del disagio del sapere, per giungere ad un'etica del disagio, che sappia per tale ricavare dall'eccezione quotidiana lo sviluppo di un'educazione al mondo della vita e ai legami di legalità sociale