Da molti anni ormai si lamenta il divario molto accentuato tra architettura e società. L’opinione pubblica, a qualsiasi livello culturale, è sempre più disinteressata alle trasformazioni urbane, alla tutela del paesaggio, alla qualità dell’architettura. Al tempo stesso si diffonde, da parte degli amministratori, la pratica dell’affidamento diretto di incarichi ad un personaggio dello star system senza concorsi e, principalmente, senza far partecipe la comunità delle scelte culturali e funzionali che motivano l’approvazione di nuove opere architettoniche. Continua il dilagare di edilizia priva di qualsiasi qualità e di progetto, anche perché, dopo la sfrenata cementificazione più o meno autorizzata degli anni Cinquanta e Sessanta, la classe ...