Ricerche su consumi idrici e nutrizione minerale di rosa in un sistema fuori suolo a ciclo chiuso

Allo scopo di valutare l'influenza del substrato e del volume di fertirrigazione sui consumi idrici, la nutrizione minerale e la produttività di rosa fuori suolo, una ricerca è stata condotta su piante allevate su pomice e su lapillo e sottoposte a due regimi di fertirrigazione, stabiliti in funzione delle proprietà idrologiche dei substrati. La ricerca é stata condotta in serra riscaldata. Piante della cv Red France innestate su R. indica major sono state allevate in canaline pacciamate. Il protocollo sperimentale ha previsto il confronto tra due substrati di coltivazione, pomice (P) e lapillo (L), combinati fattorialmente a 2 regimi di fertirrigazione, un Regime Elevato (HW) e un Regime Ridotto (LW). I due regimi sono stati differenziati nel volume di adacquamento, stabilito sulla base delle caratteristiche dei substrati. In particolare, è stato considerato il contenuto di acqua facilmente disponibile a potenziali matriciali compresi tra –10 e –50 cm, dedotto dalle curve di ritenzione idrica e rapportato a 10 L di substrato per pianta. I volumi di soluzione per intervento erano tali da restituire il 100% in HW ed il 50% in LW dell’acqua facilmente disponibile. La fertirrigazione era realizzata alternando un intervento con soluzione nutritiva riciclata ad uno (autunno-inverno) o due (primavera-estate) con soluzione fresca. La formula di concimazione non è stata modificata nel corso del ciclo colturale, il pH era mantenuto a valori compresi tra 6.0 e 6.2 e la EC a 2.0-2.2 dS m-1. Il percolato era riutilizzato fino a valori di EC di 4.0 dS m-1, previa aggiunta di HNO3 per la correzione del pH. Al termine del primo anno di coltivazione, in piante allevate su pomice sono stati ottenuti valori più elevati di area fogliare rispetto al lapillo ed una produzione maggiore di circa 7 fiori per m2 (137 vs 130 fiori m-2, nella media dei trattamenti di fertirrigazione). Nonostante la diversa superficie traspirante, i consumi idrici cumulati non hanno fatto registrare differenze tra i substrati, con 8050 m3 ha-1 in 12 mesi. La crescita in LW ha determinato una diminuzione dell’area fogliare per pianta (-23% rispetto al HW), attraverso una riduzione del numero e della superficie media delle foglie. Parallelamente, la produzione ottenuta nell’arco dell’anno in LW è stata di circa 10 fiori m-2 in meno (138 contro 128 fiori per m2 in HW). In conseguenza al minore numero di steli recisi ed alla minore superficie fogliare per stelo, anche l’area fogliare asportata dalla pianta attraverso le raccolte è stata inferiore in LW. Le differenze registrate in termini di accrescimento delle piante e di superficie traspirante hanno influenzato in misura significativa il consumo idrico totale, che nelle piante sottoposte al LW è stato pari a circa il 55% di quello registrato in HW (5700 vs 10400 m3 ha-1). Le condizioni climatiche hanno modificato le caratteristiche del fiore reciso, con un incremento dell'altezza media degli steli da 59.5 a 63.6 dal raccolto di gennaio a quello di luglio. Al contrario, le dimensioni del bocciolo hanno subito una diminuzione durante l'estate. Il substrato non ha influenzato le caratteristiche dello stelo ed il numero di foglie, ma l’area fogliare è stata maggiore di circa il 10% in steli raccolti su pomice. Più marcato è stato l’effetto dei trattamenti di fertirrigazione, che hanno determinato differenze significative nell’altezza, nel diametro e nell’area fogliare dello stelo, con valori più elevati in piante sottoposte al HW. Il contenuto di macro elementi dei tessuti vegetali non ha fatto registrare differenze tra le diverse condizioni colturali. Le asportazioni realizzate attraverso le raccolte, riferite al m2, sono state valutate in media in 19 g di azoto, 3 g di fosforo e 12.5 g di potassio, senza differenze tra i trattamenti ad eccezione del potassio, assorbito in quantità maggiori nel regime LW. Nella media delle tesi a confronto, il rapporto di asportazione N:P:K è stato pari a 1:0.16:0.66