Partecipazione e ritardo scolastico dei ragazzi stranieri e d’origine straniera

Il pieno inserimento nel mondo della scuola costituisce un passaggio cruciale per garantire ai figli degli immigrati quel bagaglio formativo necessario per rendere possibile la mobilità socio-professionale ascendente che diversi ritengono realizzabile soprattutto attraverso il passaggio dalla prima alla seconda generazione di immigrati. Obiettivo di questo articolo è di affrontare, attraverso i dati del censimento demografico del 2001, il tema della partecipazione e del ritardo scolastico dei giovani stranieri o di origine straniera. L’analisi condotta ha consentito di mettere in evidenza l’articolazione, quantomeno per nazionalità e per generazione migratoria, di un collettivo enormemente complesso che richiede un’attenzione specifica. È emersa la necessità di porre attenzione anche alla problematica dell’evasione della scuola dell’obbligo e, soprattutto, dell’abbandono del percorso formativo superiore da parte dei ragazzi stranieri, che risulta maggiore rispetto ai coetanei italiani, in special modo per quelli giunti in Italia durante l’adolescenza. Infine, il possibile collegamento tra ritardo scolastico e abbandono degli studi, per quanto ancora da verificare, dovrebbe in ogni caso spingere ulteriormente il sistema scolastico italiano ad interrogarsi sulle soluzioni più idonee per consentire ai figli degli immigrati di avere le stesse opportunità dei coetanei italiani. *** The full insertion in the world of education constitutes a crucial transition moment to guarantee to the children of immigrants the necessary formation that makes possible the ascending socio-professional mobility that is considered feasible especially during the passage from the first to the second generation of immigrants. The objective of this article is to confront, through the data of the 2001 demographic census, the theme of the participation and apprehension lag of foreign children and children of foreign origins. The analysis that has been carried out has highlighted the articulation, at least by nationality and generation, of an enormously complex reality that needs a specific attention. It has emerged also the need to give attention to the problem of the evasion of compulsory education and, most of all, the dropping out by foreign teenagers from high school formation, which appears to be higher in comparison with Italian teenagers, especially for those who arrived in Italy during their adolescence. Finally, the possible link between the apprehension lag and the dropping out, even if it is still to be verified, should in any case push the Italian school system to wonder about suitable solutions to allow the children of immigrants to have the same opportunity than Italian children. **