La riforma del controllo comunitario delle operazioni di concentrazione

Il lavoro in questione si occupa della portata concettuale ed applicativa di alcune significative modifiche introdotte nella disciplina del controllo delle concentrazioni dal Regolamento CE n. 139/2004, e da altri strumenti legislativi tra cui il Regolamento di attuazione n. 802/2004, e volte a rendere maggiormente efficiente l’intervento antitrust in un ambito di cruciale importanza per la politica economica ed industriale dei Paesi dell’Unione. In particolare, il primo capitolo persegue l’obiettivo di inquadrare la riforma del controllo delle concentrazioni nell’ambito dello sviluppo delle teorie antitrust relative agli effetti delle operazioni di concentrazione, da un lato, e dell’evoluzione della politica comunitaria in materia di concorrenza, dall’altro. Nel secondo capitolo, l’Autrice si occupa della modifica del criterio di valutazione delle operazioni di concentrazione, consistente oggi nell’ostacolo significativo della concorrenza. Dopo aver illustrato le ragioni che hanno condotto all’adozione del nuovo criterio – consistenti principalmente nell’estensione del sindacato antitrust alla valutazione degli effetti anticoncorrenziali delle concentrazioni nei mercati oligopolistici non collusivi – vengono esaminate approfonditamente le conseguenze di tale modifica nella valutazione delle operazioni di concentrazione, alla luce del contenuto delle più significative decisioni della Commissione adottate a seguito dell’entrata in vigore del regolamento 139/2004 e delle indicazioni contenute negli Orientamenti della Commissione sulla valutazione delle concentrazioni orizzontali e non orizzontali. Nel terzo capitolo, viene trattata in modo approfondito la disciplina della considerazione delle efficienze prevista, in special modo, negli Orientamenti sulla valutazione delle concentrazioni orizzontali. Il quarto capitolo si occupa delle modifiche al procedimento di valutazione delle operazioni di concentrazione, consistenti, da un lato, nel rafforzamento dei poteri investigativi, sanzionatori e decisionali della Commissione, e dall’altro in un più rigoroso rispetto delle garanzie del contraddittorio con le parti e con i terzi, attraverso una maggiore trasparenza del procedimento ed un ampliamento della partecipazione al medesimo