Il giardino del palazzo Portinari-Salviati a Firenze: uno spazio fatto di natura, di artifizio e di rievocazione del mondo classico

Nel saggio proponiamo una lettura dell'intervento rivolto alla creazione del giardino inteso come luogo di godimento estivo e invernale, all'aperto e negli ambienti chiusi, e ideato come zona verde che si dilata nello spazio, coinvolgendo le strutture architettoniche. Un contributo fondamentale per l'assetto originario del giardino del palazzo Portinari-Salviati -uno dei più ammirati di Firenze nel Cinquecento, ma in seguito smantellato-è offerto da un'inedita pianta dei condotti di questo palazzo, elaborata da Allessandro di Benedetto Pieroni, allievo dell'Allori. Nell'articolo vengono analizzati i singoli elementi compositivi del giardino, il cui aspetto viene ricostruito basandosi sui documenti d'archivio