Trattamento delle superfici - Il plasma freddo migliora l'incollaggio

I plasmi sono mezzi chimicamente attivi. In relazione alle modalit\ue0 di attivazione e alla loro potenza di lavoro possono generare temperature molto alte o basse; nel primo caso si parla di plasma termico, nel secondo di plasma freddo. L\u2019ampio intervallo di temperatura consente una grande variet\ue0 di applicazioni. Il plasma termico, grazie alle elevatissime temperature generate, \ue8 ampiamente utilizzato in ambito metallurgico per il taglio e la saldatura dei metalli. Le applicazioni industriali della tecnologia del plasma freddo, pur essendo le pi\uf9 svariate, possono essere tutte ricondotte a operazioni di modifica superficiale: attivare, pulire, rivestire le superfici. Un trattamento in plasma freddo consente, infatti, di ricerca ottenere superficialmente dei composti chimici reattivi che non sono ottenibili con procedimenti chimici tradizionali. Un considerevole vantaggio consiste nel fatto di poter realizzare un trattamento che coinvolge solo gli strati superficiali di materiale, che lascia quindi inalterate le propriet\ue0 meccaniche generali, adottando tra l\u2019altro temperature di processo poco elevate che non danneggiano eventuali substrati degradabili. Proprio quest\u2019ultimo vantaggio offre una possibile soluzione ai problemi di bagnabilit\ue0 e, conseguentemente, di incollaggio di alcune tipologie di polimeri, tra cui per esempio il polietilene o il polipropilene, che presentano scarsissime propriet\ue0 di adesione ma un vasto campo di impiego. Queste le ragioni alla base di una ricerca finalizzata alla valutazione dell\u2019effetto di un trattamento in plasma freddo sulle caratteristiche di adesione del polietilene. L\u2019obiettivo \ue8 quello di individuare i parametri di macchina \u2013 potenza e tempo di esposizione \u2013 pi\uf9 idonei a garantire il miglior risultato in termini di resistenza a taglio di un giunto incollato