Qualit\ue0, tecnologia e valorizzazione del territorio. Analisi di alcuni casi aziendali.

In questo capitolo sono presentati e discussi undici casi aziendali, frutto delle attivit\ue0 di ricerca sul campo realizzate nell\u2019ambito del progetto dell\u2019unit\ue0 operativa dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Genova \u201cL\u2019imprenditorialit\ue0 cooperativa e sociale nel rilancio del Made e Service in Italy\u201d. Come \ue8 stato precisato nell\u2019introduzione a questa parte del volume, l\u2019ipotesi di fondo che ha orientato questa ricerca \ue8 che le imprese cooperative \u2013 in particolare quelle di produzione e lavoro \u2013 possano costituire partner estremamente interessanti per rilancio, la ristrutturazione e la rifocalizzazione delle imprese dei settore moda, cultura e agroalimentare, sia per la gestione delle attivit\ue0 connesse alla logistica e di servizio all\u2019impresa sia per quel che riguarda l\u2019ottimizzazione dei processi produttivi caratteristici. Le logiche dell\u2019outsourcing, infatti \u2013 come spiega Roberta Scarsi nel suo capitolo \u2013 vanno progressivamente nella direzione di rapporti qualificati con soggetti esterni alle imprese in grado di gestire porzioni sempre pi\uf9 rilevanti di attivit\ue0 complesse, con un grado di integrazione sempre maggiore dei processi organizzativi e strategici tra impresa e fornitore. Le imprese cooperative che operano nel rapporto con grandi imprese e pubbliche amministrazioni, parallelamente, hanno intrapreso un percorso evolutivo caratterizzato da crescita interna, investimenti significativi in tecnologia, accordi di collaborazione interaziendali, fusioni e acquisizioni che le hanno progressivamente qualificate come imprese di grandi dimensioni \u2013 il processo \ue8 descritto da Teresina Torre nel capitolo precedente \u2013 capaci di proporsi come partner di elevato profilo per la gestione integrata di attivit\ue0 complesse in uscita dalla grande impresa. L\u2019analisi sul campo, dunque, \ue8 andata nella direzione di individuare casi significativi di relazione evoluta tra imprese dei settori moda, cultura e agroalimentare e imprese cooperative di alto profilo il cui esame potesse supportare la discussione dell\u2019ipotesi di un elevato potenziale connesso alla generalizzazione di queste esperienze per il rilancio del settore. Per quanto riguarda il settore moda \ue8 stato analizzato il caso Coccinelle \u2013 La Giovane (par. 1.1). Nel settore culturale si \ue8 approfondito il caso Sbar \u2013 Cns-Pierreci (par. 1.2). Uno spazio pi\uf9 ampio \ue8 stato assegnato al settore agroalimentare con i casi Unilog (par. 1.3), Penny Market \u2013 CFT (par. 1.4), Asl di Bologna \u2013 Cir (par. 1.5) e ADiSU \u2013 Camst (par. 1.6). All\u2019individuazione di questi casi si \ue8 arrivati grazie al supporto di Ancst, l\u2019Associazione nazionale cooperative servizi e turismo aderenti a Legacoop con la quale \ue8 stato stabilito un contatto nel corso della ricerca. Ai vertici dell\u2019associazione, in particolare, \ue8 stato chiesto di segnalare casi di cooperative di elevato profilo che avessero sviluppato relazioni di fornitura con imprese appartenenti ai tre settori individuati che potessero essere considerate buone pratiche a livello nazionale. Una volta individuati i casi, l\u2019approfondimento \ue8 stato realizzato attraverso interviste mirate ai vertici delle organizzazioni interessate e ai manager responsabili dei singoli progetti aziendali. Sono stati analizzati, inoltre, i documenti aziendali inerenti le relazioni di fornitura e le informazioni sulle imprese coinvolte disponibili nella Banca dati Aida. Alla luce della letteratura e delle evidenze empiriche ormai corpose, la pratica dell\u2019outsourcing, soprattutto se proiettata nel lungo periodo, su basi fiduciarie, in una logica non tesa strettamente alla valorizzazione della componente economica ma orientata alla qualit\ue0 dei servizi, consente effettivamente di ottenere vantaggi significativi per le parti interessate. Le specificit\ue0 delle imprese cooperative e la logica d\u2019azione che caratterizza i loro processi di sviluppo, inoltre, possono effettivamente connotare in termini virtuosi le relazioni. La prospettiva del rilancio del Made in Italy \u2013 \ue8 bene precisarlo \u2013 richiede alle imprese coinvolte l\u2019avvio di percorsi di ristrutturazione e rifocalizzazione che vanno oltre l\u2019ottimizzazione delle relazioni di fornitura. Per ampliare ulteriormente l\u2019orizzonte della discussione, dunque, l\u2019analisi sul campo ha puntato all\u2019individuazione di ulteriori casi di studio, focalizzando l\u2019attenzione questa volta su aziende di successo che hanno percorso sentieri di sviluppo alternativi (par. 2). Questo approfondimento \u2013 strutturato su altri cinque casi aziendali \u2013 \ue8 stato realizzato nel settore agroalimentare e le aziende sono state individuate grazie al supporto di Confimpreseitalia , con la quale si \ue8 avviato un contatto nel corso della ricerca. Le imprese analizzate appartengono ad una medesima area territoriale \u2013 quella del ragusano \u2013 nella quale \ue8 localizzato il Distretto orticolo sud-est Sicilia. Trattandosi di microimprese (Cos, Frantoi Cutrera, Agroenergy service) e di imprese di piccole (Iapichella) e medie dimensioni (Mediterranea fiori) i casi sono stati composti intervistando i fondatori ed esaminando i documenti aziendali utili all\u2019acquisizioni di informazioni sulle principali tappe evolutive delle imprese e sui principali fattori critici di successo. La presentazione dei casi \u2013 articolata in due parti (par. 1 e 2) in coerenza con i due percorsi di ricerca avviati \u2013 non mira alla rappresentativit\ue0 delle dinamiche osservate, n\ue9 sotto il profilo delle relazioni che \ue8 stato possibile descrivere n\ue9 dei tre settori nel loro complesso. Ogni caso incarna una specificit\ue0 irripetibile che \ue8 fortemente condizionata da una molteplicit\ue0 di dinamiche che caratterizzano gli attori, l\u2019ambiente di riferimento, il contesto storico delle azioni, ecc. Dal punto di vista esplorativo, in ogni caso, la ricerca sul campo ha consentito di approfondire il quadro di analisi ed ha fatto emergere dinamiche di relazione potenzialmente comuni ad altre imprese, in altri contesti. Su queste considerazioni ci si soffermer\ue0 nel par. 3, di discussione dei casi