Fino a che punto il linguaggio \ue8 necessario al pensiero?

Con questo lavoro tenter\uf2 di esaminare almeno in parte i rapporti che sussistono tra pensiero e linguaggio all\u2019interno della filosofia di Donald Davidson. In particolare, mi concentrer\uf2 esclusivamente sulla controversa tesi davidsoniana che nega la possibilit\ue0 di attribuire una qualsivoglia forma di pensiero agli animali (umani e non) sprovvisti di un linguaggio ricco e sviluppato come quello umano . Quest\u2019affermazione \ue8 basata sull\u2019idea che il linguaggio sia un elemento necessario al pensiero, tanto da un punto di vista esplicativo quanto costitutivo. Possiamo sintetizzare questa tesi con (T1): (T1) Il linguaggio \ue8 necessario al pensiero tout court. L\u2019intento principale \ue8 quello di mostrare, da una parte, come il principale argomento avanzato da Davidson per difendere (T1) non abbia affatto il successo sperato, dall\u2019altra come sia perfettamente possibile, pur rimanendo entro il pensiero davidsoniano, limitarsi a sostenere una tesi meno radicale a proposito del legame tra pensiero e linguaggio. Alla luce di tale alternativa, infine, \ue8 mia intenzione far vedere come la dimensione intersoggettiva resti in ogni caso indispensabile per l\u2019emergere sia del linguaggio sia del pensiero