Il saggio si offre come un commento all\u2019ultima poesia scritta da Giovanni Giudici, "Io e te che sorridiamo dalla foto di Dondero", revisionata nel 2003, e inclusa nel volume postumo "Da una soglia infinita". Indaga il tema del ritratto e dell'autoritratto in versi e in prosa proposto dall\u2019autore in molte parti della sua opera, spesso guardando a Saba, e si sofferma sul tema degli oggetti (anch\u2019esso presente lungo tutta l\u2019opera del poeta). Il filtro generale del componimento \ue8 per\uf2 quello del \uabvulnerabile cervello\ubb che accompagna le visioni della senilit\ue0 di Giudici: una fragilit\ue0 della logica che per\uf2 lascia spazio alle volitanti presenze umbratili della parola e delle figure care alla sua vita, che ...