I signori di Morozzo nei secoli X-XIV: un percorso politico del Piemonte medievale

La ricostruzione del lungo percorso del consortile familiare che origina da personaggi di origine franca che nella met\ue0 del secolo X si insediano nell\u2019estremo Piemonte meridionale affronta sia l\u2019aspetto prosopografico sia la vicenda politica, a pi\uf9 livelli. Coloro che gi\ue0 dall\u2019inizio del secolo XI dispongono di quattro castelli (Morozzo, Bredulo, Chiusa e Roccaforte) e poi si denominano signori di Morozzo, esercitando una salda signoria territoriale soprattutto nel villaggio da cui traggono predicato, sviluppano da un lato un rapporto antagonistico con il vescovo di Asti, che ha giurisdizione religiosa e soprattutto politica anche nell\u2019area in cui si consolidano e dall\u2019altro caratterizzano la propria presenza con la fondazione di tre enti monastici. Il tardo coordinamento con il vescovo astigiano, il confronto perdente con due vicine villenuove (Cuneo e Mondov\uec), collocate dalla fine del secolo XII in una pi\uf9 conveniente posizione stradale, e il depauperamento del proprio patrimonio causato dalle dotazioni delle chiese determinano all\u2019inizio del secolo XIV la sconfitta politica, con la perdita del castello principale, e la dispersione del consortile, di cui alcuni esponenti si trasferiscono a Mondov\uec