Intorno al tema dell’interesse ad impugnare da sempre sorgono fraintendimenti, contrasti e incertezze. La formula che richiede l’esistenza del requisito, apparentemente lapalissiana, cela problematiche di notevole complessità, capaci di toccare centri vitali della dinamica processuale: la funzione dei controlli sulle decisioni, il ruolo che vi giocano le scelte di parte, la tensione fra le aspirazioni soggettive alla prosecuzione del giudizio e l’efficienza del sistema giustizia, inceppato dall’eccesso di sollecitazioni. Nonostante la rilevanza dei valori in gioco, nell’imporre un controllo sull’interesse la legge si esprime in modo apodittico, senza fornire alcun appiglio per dotare il concetto di significati inequivoci. Il silenzio normat...