Il principio progettuale utilizzato prende spunto dalle esperienze del moderno, in particolare da quelle di Mies Van der Rohe al Weissenhof di Stoccarda del 1927, dove la previsione di una struttura intelaiata mista permise di personalizzare gli alloggi secondo la visione di differenti architetti e gli usi eterogenei dei futuri abitanti, che vengono qui riproposte secondo una nuova visione e una logica differente. Nello spazio fluido della contemporaneità cerchiamo di creare una nuova logica architettonica sensibile all’instabilità, alla mutazione, alla riconfiguarazione.. Se la logica tradizionale si basava su un sistema statico e sulla permanenza delle cose, il progetto contemporaneo comprende una logica dinamica per ciò che attiene...