Il termine esclusione morale indica l’esclusione di determinati individui o gruppi da una comunità morale (Staub,1987; Opotov,1990; Ravenna, 2004). Ciò significa considerarli al di fuori dei confini entro cui si generalmente si applicano i valori morali e le regole condivise di giustizia e di equità. Chi è moralmente escluso è percepito come non entità da sfruttare o co-me inutile e tale percezione aumenta l’accettabilità di azioni rivolte a danneggiarlo. Tali fenomeni non sono realtà infrequenti nella vita sociale degli individui e dei gruppi e sono frutto di processi psicologici e sociali ordinari. Situazioni di conflitto, sentimenti di distanza e di non connessione sono infatti le condizioni maggiormente in grado di modificare i confini...