Il volume pone l’attenzione sui territori improduttivi, in particolare sulle aree coinvolte dalla più recente industrializzazione affidata alle piccole e medie imprese localizzate prevalentemente nel nord‐est e nel centro Italia che, per via della crisi economica, hanno interrotto le loro attività. Sono i capannoni proliferanti del capitalismo molecolare a costituire l’oggetto della trattazione, manufatti prevalentemente anonimi che hanno consumato suolo, opere edilizie realizzate in tempi brevi per far fronte ad una domanda in alcuni casi reale e in molti altri solo presunta, alimentata dalla speculazione edilizia. Il caso adriatico, e in modo specifico i distretti produttivi nelle aree di fondovalle, viene messo a confronto con i ...