Pavimentazioni stradali provvisorie a servizio dell’utenza

Le pavimentazioni stradali provvisorie usualmente impiegate a servizio dei cantieri stradali sono caratterizzate da notevoli volumi di traffico, generalmente limitati nel tempo, e tendenzialmente da richieste prestazionali contenute. La provvisorietà delle funzioni svolte non si traduce però in una minore complessità delle problematiche da affrontare a livello di progettazione, anzi, per alcuni aspetti queste hanno specifici caratteri di peculiarità da tenere in debita considerazione. Escludendo il caso dei cantieri di breve durata (durata compresa entro 48 ore), la presente memoria pone l’accento sulle tipologie e le fasi costruttive delle infrastrutture provvisorie, sia in ambito urbano che extraurbano, la cui durata in esercizio può protrarsi anche per lungo tempo. Tali infrastrutture devono garantire il transito dei volumi di traffico, e dei carichi propri delle strade interessate dai cantieri, in piena sicurezza ovvero in condizioni di massima efficienza strutturale e funzionale. Pertanto verranno esaminate le diverse tipologie e fasi costruttive delle sovrastrutture provvisorie, in relazione agli ambiti territoriali di pertinenza e alla natura dei cantieri stradali, fermo restando il concetto che “pavimentazione provvisoria” non deve essere sinonimo di “sovrastruttura precaria di fortuna”. Difatti, la presenza di cantieri stradali costituisce di per sé un fattore di rischio per l’utenza che non deve essere incrementato dall’inefficienza della pavimentazione provvisoria. La ricerca della massima sicurezza va perseguita anche a fronte di un impegno finanziario non del tutto trascurabile, in quanto tipologie costruttive flessibili, rigide, etc. sia pur dimensionate con proiezioni di vita utile molto limitata nel tempo, comportano significativi impegni finanziari