L'orientamento psicoanalitico nelle CTU sulla separazione con affidamento dei figli: nuovi ambiti applicativi

Introduzione Il campo delle Consulenze Tecniche d'Ufficio nei casi di separazione e affidamento dei figli è un ambito applicativo sui generis per lo psicologo e/o psicoterapeuta che si cimenti in esse. Da un lato emerge con tutta evidenza la differenza con un'ipotetica valutazione diagnostica nella situazione clinica: come ben sottolineato da Gulotta (2007, Separazione, divorzio e destino dei figli: presente e futuro) esistono numerosi elementi che caratterizzano la situazione della CTU per l'“obbligatorietà” cui sono sottoposti i soggetti coinvolti, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Appare particolarmente difficile il ruolo che lo psicologo si trova a ricoprire: diviene destinatario di tutte le fantasie inconsce, spesso a carattere persecutorio, che riguardano ciò che è legato ai Tribunali e alla Giustizia e viene facilmente vissuto come “appendice” del Giudice, e come tale, raccoglie le aspettative di giudizio che dal Giudice, di fatto, vengono esercitate. D'altro canto si rivela l'importanza, per lo psicologo, nel compito della CTU, di mantenere un ruolo che, sebbene legato ad un procedimento giuridico, sia comunque quello di uno psicologo: il lavoro che viene svolto, infatti, comporta la strutturazione di un intervento a tutela di un minore, che in CTU trova soltanto l'incipit. È estremamente frequente, infatti, che i casi che arrivano in CTU siano complessi e si trovino nel momento di massimo conflitto, che per essere gestito necessita non di rado un lavoro psicoterapeutico per i diversi soggetti coinvolti, cui la Consulenza rinvierà al fine del periodo di osservazione. É evidente che, perché tali lavori possano essere condotti proficuamente per la tutela del bambino, devono trovare due genitori motivati e con una buona alleanza di lavoro. Spesso accade, tuttavia, che solo l'obbligo che deriva dalle disposizione del Giudice “obblighi” i soggetti a percorsi di psicoterapia individuale e/o di coppia, con livelli di motivazione pressoché inesistenti. Per lo psicologo, realizzare questo tipo di intervento preparando il terreno per un lavoro successivo, comporta la necessità di svincolarsi dalle fantasie persecutorie di cui si viene investiti come Consulenti del Giudice. A tali elementi si aggiunge la necessità di realizzare un lavoro confrontabile e confutabile che spinge il tecnico all'uso di strumenti diagnostici che ottengano risultati il più possibile oggettivi (Cigoli et al., 2007). L'interpretazione di quanto emerge dai colloqui clinici e dall'uso dei test proiettivi diventa un elemento che può essere facilmente tacciato di soggettività. Perciò, nell'analisi del materiale è frequente trascurare quanto emerge dai test proiettivi e dal materiale clinico per privilegiare i risultati di strumenti, test e questionari, che usano categorie valutative strutturate. Tuttavia, nell'uso di strumenti come il colloquio di coppia e individuale, gli approcci dinamico e psicoanalitico consentono l'uso di categorie interpretative estremamente utili rispetto alla tipologia dei casi in esame. Infatti, l'uso dei concetti di scelta del partner, collusione di coppia, coppia coniugale e coppia genitoriale, etc, offrono elementi che consentono di osservare su quali basi la coppia si sia costruita e sia rimasta insieme negli anni e quali siano gli elementi sui quali lavorare al fine di consentire una separazione della coppia coniugale nella tutela di quella genitoriale a protezione del bambino coinvolto. Obiettivo Il presente lavoro ha l'obiettivo di valutare l'uso di categorie interpretative ad orientamento psicoanalitico al fine di far emergere, all'interno delle CTU, l'importanza di delineare il quadro dello sviluppo affettivo individuale dei soggetti coinvolti e delle dinamiche di coppia e di individuare un campo di indagine che delinei una metodologia di lavoro strutturata e confrontabile utilizzabile in questo ambito applicativo. Metodologia E' stata condotto uno studio pilota su 6 CTU e 1 CTP svolte nel periodo fra gennaio 2008 e marzo 2010. Sono stati analizzati i colloqui svolti, individuando dal punto di vista clinico i concetti di: coppia genitoriale interna, collusione di coppia, innamoramento e scelta del partner, caregiving e careseeking (Dicks, 1992, Norsa, Zavattini, 1998, Santona, Zavattini, 2007). L'uso di colloqui clinici comporta alcuni limiti da tenere presenti in ambito di valutazione dei risultati: sebbene le tematiche analizzate siano sempre presenti in tutte le CT analizzate, queste vengono affrontate in modo diverso sia in base al quesito peritale e alla necessità di affrontare argomenti specificamente legati alla fattispecie in esame, sia poiché sono affrontate in colloqui clinici non strutturati. Alla luce di questi elementi, la ricerca di cui si riferisce nel presente lavoro, ha un valore prettamente esplorativo, al fine di costruire le premesse per la un lavoro maggiormente strutturato. Per analizzare i colloqui condotti è stata creata una serie di criteri che consentissero di individuare punti cruciali nella storia della coppia da coniugale a genitoriale e nel percorso evolutivo della stessa fino alla separazione. I criteri, di cui è stata individuata la presenza/assenza nei colloqui, da due codificatori indipendenti, sono esposti di seguito. Sono state analizzate 4 macro aree: 1) Il rapporto con la famiglia d'origine, dell'intervistato con la propria, che può essere qualificato come invischiamento (il soggetto cita almeno un episodio di interferenza della propria famiglia nelle proprie decisioni), evitamento (il soggetto cita almeno un episodio di chiusura delle relazioni con la propria famiglia d'origine), di sostegno (il soggetto cita almeno un episodio in cui ritiene di essere stato sostenuto). Il Rapporto con la famiglia d'origine, dell'intervistato con la famiglia del partner, qualificato come invischiamento, evitamento, sostegno. 2) La coppia coniugale, viene analizzata sotto due aspetti: l'innamoramento (il soggetto riferisce un periodo di iniziale attrazione e/o affetto e/o innamoramento); i ruoli lavorativi (il soggetto riferisce di aver assunto un ruolo lavorativo e di avere/non avere conflitti col partner su questo). 3) La coppia genitoriale viene analizzata sui punti della condivisione dell'evento nascita (il soggetto riferisce di aver condiviso col partner la nascita del/dei figli); del ruolo genitoriale proprio (parla di se stesso in relazione al figlio come padre o come madre) e del ruolo genitoriale del partner (parla del partner in relazione al figlio come padre o come madre); della condivisione della cura dei figli (riferisce un episodio in cui nella storia di coppia hanno condiviso gli aspetti legati alla cura del bambino); della protezione del bambino dal conflitto di lealtà (evitano di parlare al minore negativamente del partner o di chiedergli di prendere una posizione nel conflitto); della condivisione regole educative (il soggetto riferisce almeno un episodio di accordo col partner sulle scelte educative o sulle attività del bambino). 4) La separazione viene analizzata in termini di accordo/disaccordo sulla scelta (il soggetto si dichiara in accordo o in disaccordo con la separazione); e dell'aver subito/deciso la separazione stessa (in caso di disaccordo nella scelta di separarsi, il soggetto decide la separazione/si la subisce/no). Infine sono state effettuate delle ipotesi cliniche sui concetti di scelta del partner, collusione di coppia, caregiving e careseeking. Risultati L'uso di categorie interpretative dinamiche consente di ampliare il quadro delle interazioni fra i membri in una dimensione evolutiva e di individuare in maniera più puntuale gli elementi motivazionali. Il piano di intervento proposto nelle CTU in esame si orienta nell'ottica della pensabilità e della rielaborazione della storia passata dei soggetti coinvolti. É possibile esporre alcuni risultati preliminari rispetto ad alcuni temi prevalenti nelle coppie analizzate: in 5 casi su 7 è presente il tema della costituzione della coppia come “fuga” dalla situazione familiare precedente; in tutti questi casi la fuga è seguita dalla nascita del primo figlio, entro il primo anno di matrimonio o convivenza. In 5 casi su 7 è presente un conflitto sul ruolo lavorativo di uno dei partner. In 7 casi su 7 le cure per il figlio o i figli non sembrano essere state condivise fra i partner, ma affrontate da uno dei due partner, generalmente quello femminile, che se ne fa carico. Discussione La tematica dell'affidamento dei figli in casi di separazione richiede che l'intervento dello psicologo si coniughi con la richiesta del Giudice di valutare il caso in esame su elementi oggettivi. Il Consulente, nel rispetto del ruolo di strumento conoscitivo del Giudice, non può e non deve prescindere dall'uso di categorie di pensiero che consentano un'analisi più accurata del caso in esame. L'orientamento psicoanalitico offre categorie interpretative che permettono di rileggere le motivazioni che guidano la scelta di coppia, dall'incontro alla separazione, e di collocare e ricollocare aspettative e fantasie consce e inconsce di cui il figlio è portatore. Il lavoro, in itinere, si sta orientando nella strutturazione di CTU standardizzate con l'uso di strumenti ulteriori rispetto al colloquio, -interviste e osservazioni strutturate- che mirano ad un'analisi delle dinamiche individuali, di coppia coniugale e genitoriale. Infatti, l'uso di interviste strutturate con criteri di codifica accettati, consentirebbe di introdurre uno strumento che consenta l'analisi di concetti clinici altrimenti esclusi dalla Consulenza, mantenendo le caratteristiche di confrontabilità e oggettività. In tal modo si può ipotizzare la possibilità di esportare le conoscenze di tali dinamiche in questo ambito applicativo ed arricchire con una diversa pensabilità sulla famiglia un campo che, per la sua interazione con le materie giuridiche, sembra essere stato, finora, appannaggio della Psicologia Giuridica. Bibliografia Castellano R, Velotti P, Zavattini GC, 2010, Cosa ci fa restare insieme, Il Mulino Cigoli V, Gulotta G, Santi G, 2007, Separazione, divorzio e affidamento dei figli, Giuffrè Dicks HV, 1992, Tensioni coniugali, Borla Gulotta, 2007, Separazione, divorzio e destino dei figli: presente e futuro, in Cigoli V, Gulotta G, Santi G, 2007, Separazione, divorzio e affidamento dei figli, Giuffrè Nicolò Corigliano A, a cura di, 2002, Curare la relazione: saggi sulla psicoanalisi e la coppia, Franco Angeli Norsa D, Zavattini GC, 1998, Intimità e Collusione, Raffaello Cortina Santona A, Zavattini GC, 2007, La relazione di coppia: strumenti di valutazione, Borl