Da diversi anni i poteri pubblici periferici sono particolarmente attivi nella sperimentazione di accordi con soggetti religiosi in materie che coinvolgono la libertà di religione e le attività socilamente utili. Le esperienze così maturate hanno prodotto un diritto copioso, che sta confondendo i rapporti tra fonti di disciplina centrali e periferiche: tale diritto mette alla prova il riparto di competenze tra enti territoriali, ma soprattutto mette in sofferenza la tutela dell’uguaglianza/uguale libertà tra fedi e tra confessioni religiose. Il saggio prende in esame diversi esperimenti di accordi locali tra poteri pubblici e soggetti religiosi; evidenzia le disarmonie riscontrabili tra territorio e territorio nella tutela della pari dignit...