Il legislatore italiano ha edificato un sistema di previdenza complementare essenzialmente basato su fondi pensione a contribuzione definita. In realtà, alcuni “nuovi” fondi hanno previsto, per i loro iscritti, prestazioni che contemplano la garanzia di un rendimento minimo indipendentemente dalle effettive dinamiche del benchmark di cui il gestore deve replicare (attivamente o passivamente) le performance. L’inserimento di una siffatta garanzia nello schema pensionistico ha vari effetti: in primo luogo essa aumenta il costo della partecipazione al fondo per l’iscritto; conduce, poi, all’esigenza per il fondo di valutare attentamente la garanzia proposta per far pagare solo il prezzo “equo” all’iscritto per non rischiare da un lato di per...