Patrimonio e Natura

Un parco rappresentativo delle radici della città. Il grande parco della via Appia Antica, il cui progetto fu concepito al tempo di Napoleone dagli archeologi italo-francesi, può essere considerato nella storia del paesaggio italiano come uno dei più emblematici e rappresentativi luoghi dell’identità nazionale sia per il suo valore storico-simbolico che per le lunghe e tormentate vicissitudini che ne travagliano l’esistenza. L’idea di un intervento complessivo di restauro e valorizzazione della principale via consolare romana faceva parte di un più vasto progetto che Antonio Canova, dal 1802 Ispettore alle Antichità per incarico della amministrazione napoleonica a Roma, aveva concepito per “tutta l’area della città classica che doveva essere destinata agli scavi, allo studio e al ritrovamento delle testimonianze antiche”1. Dal Campidoglio all’Appia Antica, un enorme parco avrebbe circondato l’area dei Fori e del Colosseo: un progetto ambizioso che avrebbe accompagnato altri interventi grandiosi che avevano come obiettivo quello di adeguare Roma al nuovo ruolo di seconda capitale imperiale francese. Il saggio ripercorre la storia della creazione del Parco dell'Appia dal progetto napoleonico fino alla contemporaneità