DEBITO SOVRANO E CLASS ACTION: PROFILI DI DIRITTO EUROPEO E COMPARATO

L’indebitamento obbligazionario estero è stato fino agli anni ’30 - ’40 dello scorso secolo il maggiore strumento attraverso il quale i vari Stati riuscivano a reperire le varie risorse finanziarie necessarie. Nelle epoche a venire, tale meccanismo finanziario di approvvigionamento di risorse per lo Stato ha avuto un andamento per così dire altalenante fino a quando lo scalpore suscitato dal default del debito argentino ha nuovamente interrogato studiosi ed operatori giuridici sulla rilevanza di tale fenomeno. In tale contesto, si è cercato di tracciare e garantire forme di tutela nei confronti dei creditori “vittime” dei vari defaults statali. Nell’approcciarsi a tali problematiche ci si è resi conto, però, delle criticità che il fenomeno dell’indebitamento obbligazionario estero poneva, proprio in relazione alla ricerca di forme di tutela da assicurare ad una compagine, inevitabilmente frammentaria, di creditori. La compagine dei creditori in un prestito obbligazionario si presenta, infatti, inevitabilmente ed eccessivamente frammentata per poter tutelare le proprie ragioni in modo effettivo ed efficace nei confronti del debitore. A tal proposito, si è assistito nel tempo alla predisposizione di diversi strumenti giuridici finalizzati ad offrire soluzioni, più o meno concrete e positive, al problema: il trust, la class action e, da ultimo, le clausole di azione collettiva (c.d. CACs)