PRODOTTI AUTARCHICI 1930-1944. ARCHITETTURA DESIGN MODA. Studi sulla cultura del progetto per la tutela dei beni culturali.

Il volume è un trattato sui più importanti gruppi merceologici prodotti in Italia tra i primi anni ‘30 e gli anni della guerra e sulle loro applicazioni nell'architettura, nel design e nella moda. L’obiettivo è la restituzione, attraverso la ricomposizione di un complesso ed eterogeneo sistema di frammenti documentali ed iconografici, di un quadro della cultura del progetto del periodo. Tale approccio trae il suo fondamento dalla convinzione che il patrimonio culturale sia rappresentativo della storia anche secondo un concetto concreto, i cui aspetti materici riguardano gli oggetti, le cose, i prodotti: quelli solo ideati, quelli realizzati e la loro durata nel tempo. In questo senso, il campo di indagine è ascrivibile all’archeologia moderna e contemporanea, intesa come studio dei resti materiali dell’età industriale, conseguenza dei cambiamenti indotti nelle strutture produttive e sociali a seguito dell’affermazione di nuove tecnologie. I risultati delle ricerche condotte, in continuità con gli studi perseguiti dall’autrice nell’arco di vent’anni sui materiali e i caratteri costruttivi di architetture italiane degli anni ’30, integrano da più osservatori le conoscenze relative alla produzione autarchica estendendosi a molteplici settori industriali che vanno dagli elementi strutturali ai tessuti. Il volume si misura quindi con diversi gradi di progettazione, dalla grande alla piccola scala, e riflette quel singolare rapporto dialettico tra modernità e tradizione tipicamente italiano basato su un approccio in cui tutto è concepito e disegnato in modo integrale. Le ricerche effettuate sono restituite sotto forma di saggi, glossari e antologie iconografiche e di un apparato bibliografico articolato rispetto ai diversi gruppi merceologici e suddiviso in testi, manuali e articoli su riviste specializzate. L’introduzione tratteggia lo scenario politico ed economico italiano che fa da sfondo, a partire dal 1935, alla produzione dei materiali autarchici nei diversi settori, dei quali offre una sintetica panoramica. Il capitolo dedicato ai prodotti per l’architettura e il design è costituito da un contributo che mette in luce alcuni temi comuni relativi a emblematiche opere del razionalismo italiano. Per il design viene indagato il legame tra l’utilizzo dei materiali autarchici e la definizione di nuove tipologie e forme, espressione dell’estetica della modernità. Gli scritti sono illustrati da antologie iconografiche costituite da immagini tratte da fonti originarie d’archivio e da periodici specializzati dell’epoca. In modo speculare, il capitolo sui prodotti autarchici per la moda propone una chiave di lettura sul ruolo delle immagini - in quanto prove storiche - nelle ricerche dedicate alla cultura materiale, con riferimenti al repertorio iconografico selezionato. Entrambi i capitoli sono integrati da due distinti glossari che consentono un diverso piano di lettura, di tipo tecnico-descrittivo . Il primo riguarda i più importanti prodotti impiegati per realizzare elementi costruttivi, finiture edilizie, mobili e oggetti. Il secondo sviluppa le principali voci inerenti i materiali della moda autarchica, descrivendone alcune applicazioni. Il libro propone quindi una metodologia per la documentazione dei prodotti autarchici attraverso il cui sviluppo è possibile comprendere, nel periodo considerato, l’evoluzione dell’architettura e la nascita di un’autonoma cultura del design e della moda.The volume is a treatise on the most relevant product groups manufactured in Italy between the early 1930s and the period of the war, and their applications in the fields of architecture, design and fashion. By recollecting a complex and diverse system of documentary and iconographic fragments, the aim is to portray the design culture of that period. This approach is based on the strong belief that cultural heritage represents history also in a tangible way, where material aspects are related to objects, things, products: those that have only been conceived as well as those that have been carried out, and their duration in time. Within this approach, the research scope is ascribable to modern and contemporary archaeology, defined as the study of material remains of the industrial age, as a consequence of the changes provoked within manufacturing and social structures following the rise of new technology. The results of the research carried out - following up on the studies conducted for over 20 years by the author on the construction materials and characteristics of Italian architecture in the 1930s - complement from several standpoints the knowledge related to autarkic production, while extending to many industrial sectors, ranging from structural elements to fabrics. The volume addresses therefore several levels of design, from big to small scale, and reflects the Italian-specific dialectic dialogue existing between modernity and tradition, based on an approach where everything is conceived and designed as a whole. The research carried out is offered as a corpus of essays, glossaries and iconographic anthologies, complemented by a bibliography articulated with respect to the various product groups and divided into texts, manuals and articles published in the specialised press. The introduction outlines the Italian political and economic background, starting from 1935, to the manufacture of autarkic materials in the various sectors, briefly described. The chapter devoted to products for architecture and design consists in an essay highlighting some shared issues relevant to emblematic works of Italian Rationalism. In design, the connection between the use of autarkic materials and the definition of new types and forms is examined, as an expression of the aesthetics of modernity. The pieces of writing are illustrated by iconographic anthologies consisting of images taken from original archival sources and from specialised magazines of the period. Likewise, the chapter on autarkic products for fashion offers an interpretation of the role of images as historic evidence within the research carried out on material culture, with references to the iconographic collection selected. Both chapters are complemented by two separate glossaries allowing for different technical/descriptive interpretations . The first one concerns the major products used to manufacture building elements, construction finishing, furniture and objects. The second one develops the main items relevant to autarkic fashion, describing some of its applications. The book therefore suggests a methodology for the investigation of autarkic products by which it is possible to understand, during the period considered, the evolution of architecture and the rise of a self-sufficient culture of design and fashion